Condividiamo un nuovo e toccante contributo di Beatrice Dummer, la nostra stimata collaboratrice, che continua a esplorare le profonde sfumature dell’emigrazione e il significato del “Viaggio alle Radici” in un articolo recentemente pubblicato. Questo pezzo arricchisce ulteriormente il dialogo già avviato con la sua precedente pubblicazione, “La Bella Italia: Redescobrindo as Raizes Italianas”, che abbiamo avuto il piacere di riprendere sul nostro blog.
Nel suo ultimo articolo, Bea ci porta nel cuore del programma Italea attraverso un’intervista con Marco Zaccarelli, referente di Italea Piemonte. La conversazione si concentra su come Italea supporti i discendenti italiani nella ricerca delle proprie radici, offrendo un’esperienza che va ben oltre il semplice turismo. È un percorso profondamente personale e immersivo, che aiuta i viaggiatori a scoprire documenti familiari, a connettersi con le comunità locali e a visitare i luoghi che custodiscono la memoria dei loro antenati.
Un tema centrale è la riflessione sull’emigrazione, un fenomeno che, a 150 anni dall’arrivo degli italiani in Brasile, rimane sorprendentemente attuale. Bea evidenzia come la narrazione dell’emigrazione – spesso una scelta non voluta, ma dettata dalla necessità di cercare migliori condizioni di vita – risuoni ancora oggi. Questo sacrificio ha portato a sfide immense, dall’attraversare l’oceano in condizioni precarie alla costruzione di nuove vite da zero.
L’articolo esplora anche il concetto universale di “saudade“, una parola che, pur non avendo una traduzione esatta in italiano (“nostalgia” o “mancanza” si avvicinano), cattura il sentimento profondo di chi parte e di chi, pur discendente, sente un richiamo verso l’Italia senza averla mai visitata. Marco Zaccarelli paragona i discendenti a “alberi giganteschi, che attraversano i secoli con radici profonde e rami che si estendono verso il futuro”, sottolineando come la ricerca genealogica, facilitata da Italea, permetta di riconnettersi con questi rami perduti, onorando il passato nel presente.
Il “Viaggio alle Radici” con Italea non è solo la scoperta di nomi e date, ma la possibilità di “calcare la terra degli antenati, percorrere le stesse strade, visitare il villaggio dove hanno vissuto e, in molti casi, la casa in cui hanno abitato“. È un’esperienza che permette di ritrovare un “pezzo mancante”, materializzando la memoria e permettendo un profondo riconoscimento di sé nel paesaggio degli antenati.
Come sottolineato da Bea, in un’era dominata dal digitale, l’articolo lancia una riflessione sull’importanza di documentare la nostra storia in modo fisico, per assicurare che le future generazioni possano conoscere le proprie radici.
Questa nuova pubblicazione di Beatrice Dummer rafforza il messaggio fondamentale che abbiamo già esplorato nel suo precedente articolo, dove si evidenziava come il programma Italea trasformi la ricerca delle radici in un “indimenticabile ritorno a casa“. La collaborazione con Beatrice continua a essere un pilastro per noi di Italea Piemonte, aiutandoci a comunicare la vera essenza di questo viaggio emotivo e storico.