L'esperienza
Il Piemonte è luogo di riferimento per i Valdesi, seguaci di Pietro Valdo da Lione, minoranza protestante che trovò rifugio tra le Alpi Cozie, nelle valli pinerolesi della parte sud occidentale della regione, quando all’inizio del XIII secolo iniziarono le persecuzioni da parte degli organi di potere che non gradivano la nascita di una nuova religione. I Valdesi furono perseguitati per secoli, costretti a fuggire in esilio in Svizzera, poi ancora dal loro ritorno in Piemonte nel 1689, furono costretti a vivere in condizioni di inferiorità fino al 17 febbraio 1848 quando Carlo Alberto concesse loro le Lettere Patenti, l’editto di emancipazione che li equiparava ai cittadini cattolici per quanto riguarda i diritti civili e politici.
Questo itinerario accompagna tra i principali luoghi della memoria dei Valdesi, di cui ancora oggi è possibile visitare monumenti, musei e le “scuolette” che fin dal XVII secolo hanno rappresentato per i Valdesi il luogo di istruzione e di rafforzamento della propria identità.
L’itinerario è fattibile durante tutto l’anno. Si suggerisce anche nel mese di febbraio, in modo da essere presenti nelle Valli Valdesi il 16 e il 17 febbraio, per partecipare alla festa della libertà della comunità valdese (vedi eventi).
In pillole
Itinerario
Torre Pellice, alla scoperta della cultura valdese
Visita del Museo Valdese con la guida del Direttore della Fondazione Valdese. Le sale del Museo conducono il visitatore attraverso otto secoli di storia, dalla conversione di Valdo del 1174 all’Intesa tra Stato italiano e Chiesa Evangelica Valdese del 1984.
Indirizzo: Torre Pellice, TO, Italia
Dopo la visita, ti attende una dimostrazione di preparazione della “supa barbetta” e pranzo tipico Valdese.
Nel primo pomeriggio continua il tour tra i luoghi di memoria nella zona montana di Angrogna: un ricco patrimonio culturale frutto di una lunga storia che ha lasciato sul territorio collezioni, musei, scuole, monumenti, luoghi ed edifici.
Ricerca delle radici, borghi di montagna
Visita agli archivi del paese di nascita e consultazione documenti degli avi.
Nel pomeriggio, visita accompagnata da una guida ai luoghi di nascita della famiglia, escursione tra le borgate di origine.
Tempo libero per la ricerca delle origini.
Pinerolo, museo dell’emigrazione, cultura e tradizioni
Museo dell’Emigrazione
Accoglienza e visita al Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco con approfondimenti sulle storie di emigrazione valdese.
Indirizzo: Frossasco, TO, Italia
Visita presso azienda vitivinicola della collina di Pinerolo e pranzo presso agriturismo.
Pinerolo
Visita guidata al centro storico di Pinerolo, merenda con la Torta Zurigo.
Possibilità di visitare il Museo del Mutuo Soccorso, fondato a Pinerolo nel 1848 da un calzolaio, un indoratore, quattro falegnami, due sarti, un capomastro, un decoratore e un meccanico.
Possibilità di visitare il Museo Storico Nazionale della Cavalleria di Pinerolo, considerato uno tra i più ricchi musei militari d’Europa. Percorre circa un secolo di storia di Pinerolo, del Piemonte e d’Italia, avendo come compagno d’eccezione il maestro mondiale di equitazione Federigo Caprilli.
Passeggiata libera, la piazza della cattedrale e l’aperitivo.
Indirizzo: Pinerolo, TO, Italia
Torino e l’epoca risorgimentale
Torino Risorgimentale
Trasferimento a Torino. Mattinata con visita guidata ai luoghi legati a Carlo Alberto, che nel 1848 con le Lettere Patenti concesse i diritti civili e politici ai Valdesi, e al periodo risorgimentale. In quel periodo, a favore della parità di diritti civili per i valdesi si erano battuti diversi liberali piemontesi: lo dimostra una petizione il cui primo firmatario era Roberto d’Azeglio; seguivano, tra gli altri seicento, Camillo Cavour e 75 ecclesiastici cattolici.
Palazzo Carignano: dove sono nati Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. Qui si riunivano i deputati del Regno Sardo, qui il 18 febbraio 1861 si apriva il primo Parlamento italiano, qui ha sede il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Indirizzo: Torino centro, TO, Italia
Pranzo al Circolo dei Lettori, presso uno dei palazzi più affascinanti del centro di Torino, crocevia di manifestazioni culturali e letterarie. Previsto un pranzo light composto da un antipasto e un primo o secondo della tradizione piemontese accompagnato da un vino del territorio.
Torino, Centro AltreItalie
Visita del palazzo settecentesco Tapparelli D’Azeglio, che fu casa di Roberto e di Massimo d’Azeglio, e che attualmente ospita il Centro Studi e la Fondazione Luigi Einaudi.
All’interno della magnifica sala convegni decorata con affreschi, i visitatori saranno immersi nella storia dell’emigrazione italiana, con un particolare riferimento alla minoranza valdese e alle Lettere Patenti richieste fortemente da Roberto d’Azeglio quale primo firmatario della petizione.
Indirizzo: Centro AltreItalie, Torino, TO, Italia
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