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Itinerario di 1 giorno

Valle Cervo: sulle radici del mistero

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L'esperienza

Itinerario alla scoperta del Biellese, nella zona dell’Alto Piemonte, un territorio impregnato di misteri legati all’esoterismo ma anche ai misteri e alle bellezze che la natura ci offre. Le informazioni storiche sono scarse e non è quindi possibile risalire in modo preciso alla provenienza dei primi valligiani che vi si insediarono, ma è certo che la Valle Cervo fu abitata da stirpi celtiche che attraversarono questi luoghi per raggiungere l’odierno territorio francese. Radici antiche e profonde.

Comincerai l’itinerario rimanendo a bocca aperta nel vedere il Canyon di Castelletto Cervo in prossimità dei due torrenti Strona e Cervo: la natura sa essere sempre sorprendente e riesce a creare luoghi davvero magici.

I torrenti, nel corso dei millenni, hanno scavato profondi canyon e depositato dune di sabbie multicolori, che vanno dal giallo ocra all’arancione scuro, grigie e tendenti all’azzurro. In questo paradiso per i geologi e non solo sono stati rinvenuti diversi fossili marini e tracce di animali, piante e semi, in alcuni casi tipici delle aree subtropicali. Camminare in questi luoghi permette di tornare indietro in epoche geologiche ormai remote, ad avi ben più distanti genealogicamente ma all’origine della vita.

Si prosegue per Rosazza, piccolo borgo di montagna di poco più di cento anime facente parte della rosa dei “Borghi più Belli d’Italia”, ma reso più famoso grazie all’appellativo “Comune più misterioso d’Italia”. 

Rosazza deve la sua unicità alla figura di Federico Rosazza Pistolet, Senatore del Regno, membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese, il quale, da metà ‘800, finanziò un singolare progetto architettonico per il suo borgo realizzando la costruzione di molteplici ville, palazzi e giardini ed infrastrutture in favore delle popolazioni residenti nella Valle.

Queste costruzioni sono caratterizzate da numerosi elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo, interessi che Federico condivideva fedelmente.

Il piccolo borgo è indubbiamente un luogo pieno di fascino e potrai passeggiare tra vie e piazze del paese permeate di esoterismo nonché apprezzare la bellezza del suo castello neo-medievale con la torre guelfa, il Palazzo Comunale e l’interno della Parrocchia con le volte celesti che rappresentano le costellazioni zodiacali.

Rosazza, con le sue opere è anche la dimostrazione tangibile del lavoro dei capaci scalpellini che si fecero apprezzare in Italia ed in tutto il Mondo esportando non solo la materia prima (sienite estratta in loco) ma anche le loro capacità artistiche.

In pillole

Valle Cervo
Rosazza
Canyon di Castelletto Cervo
geologia
natura
mistero
Alto Piemonte
massoneria

Itinerario

Incontro con la guida per inizio escursione nell’affascinante Canyon di Castelletto Cervo, unico nel suo genere per le bellezze che i due torrenti Strona e Cervo che qui scorrono oggi ci regalano. Nel corso dei millenni si sono formati profondi canyon e dune di sabbie multicolori dove si possono fare avvistamenti di fossili delle varie ere geologiche.

Si prosegue per il pranzo presso una tipica trattoria lungo la via panoramica che ti condurrà a Rosazza.

Attraverserai la Valle Cervo, seconda vallata del Biellese per lunghezza. I suoi confini sono idealmente segnati da un arco di montagna con altezza media di 2500 metri. Rosazza si trova nella parte superiore della Valle, comunemente denominata con un termine che nell’antica parlata locale indicava la casa, La Bürsch. 

Il paesaggio si presenta spigoloso e aspro intervallato da qualche borgo in pietra, l’ingrediente principale della Valle Cervo. Dalle antiche cave ora in gran parte dismesse, delle quali la natura si sta velocemente riappropriando, si estraeva la sienite, un granito con caratteristiche eccezionali di durevolezza e resistenza, ampiamente utilizzato per realizzare edifici in tutto il mondo.  

Attorno all’attività di costruzione, prima, e successivamente all’estrazione della pietra, è ruotata tutta la vita della valle per almeno 4 secoli. Le prime fonti che raccontano delle abilità dei valìt (così si chiamano gli abitanti della valle) come costruttori e scalpellini risalgono al 1585. Oltre alla pietra, il territorio aveva poco da offrire, così gli abitanti emigravano, chi stagionalmente, chi per sempre, ed esportavano le loro abilità negli altri stati della penisola e all’estero. 

Visita al borgo di Rosazza, “Comune più misterioso d’Italia” che deve la sua fama a Federico Rosazza Pistolet, personaggio di spicco nella politica e filantropia dell’800 che a metà secolo realizzò edifici e opere caratterizzate da numerosi elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo proprio nel suo paese natale.

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