Due giorni di eventi, sabato 7 e domenica 8 settembre, a Bollengo per l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo. Tanti gli eventi organizzati dal Comune, in collaborazione con il locale Circolo Culturale Sardo “Sa Rundine” e il Circolo Sardo “Su Nuraghe” di Biella, approvato da Regione Autonoma della Sardegna e finanziato dall’Unione Europea NexGenerationEU.
Grazie alla felice e concreta sinergia degli enti ed al finanziamento europeo si ritrovano nuovamente collegati i versanti biellese e canavese della Serra morenica, storicamente uniti, attraverso il contributo delle comunità sarde, che fanno capo alla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) ed il “Museo delle Migrazioni Cammini e Storie di popoli” di Pettinengo, unico bene extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna, amplia le sue attività e le proposte culturali.
I due giorni di festa “A sonu de trunfa, al suono della ribeba, al suono dello scacciapensieri, vede il fulcro delle iniziative incentrate su uno degli strumenti per eccellenza utilizzato dai migranti in tutto il mondo.
Sabato 7 settembre, dalle ore 16:00, sulla piazza del Municipio di Bollengo si svolgerà la dimostrazione della forgiatura e della costruzione dello scacciapensieri, grazie all’opera dell’artigiano biellese Luca Boggio arricchita da approfondimenti culturali e didattici a cura di Alessandro Zolt e Guido Antoniotti L’iniziativa è gratuita.
Alle ore 17:30 ci sarà una degustazione guidata gratuita di vini delle Cantine della Serra, a cura del sommlier Ennio Pilloni, abbinati a prodotti locali; tomini, salumi e lardo aromatizzato al mirto, di Nadia Gauna (cascina allaas) e grissini artigianali Lessio. (Gradita la prenotazione entro giovedì 5 settembre: Antonicca: 349-1393194)
La giornata si concluderà alle ore 21:00 con il concerto, a partecipazione libera, di musiche tradizionali per scacciapensieri e strumenti della tradizione piemontese, con i Tribeba (Alessandro Zolt, Guido Antoniotti e Massimo Losito) e le launeddas di Maurizio Caria e Nicola Diana.
Domenica 8 settembre, alle ore 12:30, Pranzo Sardo della festa con antipasti e culurgiones alla menta preparati dal Pastificio De Stefano di Bollengo: al centro il maialetto allo spiedo con verdure fresche e dolci di Sardegna. (Prenotazione entro giovedì 5 settembre: Massimo 3333759319 – costo 28,00 €).
Durante le due giornate verranno attivati due collegamenti transoceanici a cura del circolo Sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina) e dei Crcoli Sardi “Sa Rundine” di Bollengo e “Su Nuraghe” di Biella.
Sabato 7 dalle ore 21:00 verrà trasmesso in diretta il concerto di Tribeba, domenica 8 dalle ore 16:30 per racconti e testimonianze di discendenti degli antichi emigrati.
Interessante sapere che gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero a La Plata hanno sede presso l’antica Associación Italiana de Soccorros Mutuos “unión y Fraternidad“, comunemente conosciuta come Fratellanza. La prima associazione italiana fraternamente fondata nel 1883 dai pionieri italiani che arrivarono in Argentina per costruire la città di La Plata.
Antesignana della cultura italiana all’estero, la Fratellanza favorì la nascita, nella città di La Plata, di diverse altre associazioni italiane: la Unione Operai Italiani, la Scuola Italiana, l’Ospedale Italiano e il Circolo Napoletano; tutte istituzioni con lo scopo di fornire servizi alla comunità. Un tassello di italianità oltre oceano, che accoglie nel Cimitero Comunale di La Plata un pantheon di proprietà dell’Associazione, uno dei più grandi dela necropoli con gli stemmi di alcune città italiane. In esso riposano coloro che sono morti lontano dalla Terra in cui sono nati.
Le giornate sono condivise e preparate con “Italea” marchio registrato formato dalla fusone di Italia e talea, voluto dal MAECI, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che nell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo, si prefigge lo scopo di dare un’ identità al cosiddetto “Turismo delle Radici”. In collaborazione con il MIC, Ministero della Cultura, ed il MIT, Ministero del Turismo. Italea promuove questa particolare forma di turismo, poiché l’Italia, con circa 80 milioni di emigrati e loro discendenti, vanta un grande bacino di italiani nel mondo.